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convegno nazionale "Quando Cristo si fermava a Eboli"

 
 
Immagine EMANUELA LOSI
convegno nazionale "Quando Cristo si fermava a Eboli"
di EMANUELA LOSI - venerdì, 4 dicembre 2015, 11:43
 

Ricorre quest’anno il quarantesimo anniversario della scomparsa di Carlo Levi (Torino, 29 novembre 1902 – Roma, 4 gennaio 1975), pittore, scrittore, militante antifascista, senatore della Repubblica, fondatore della Filef  (Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie).

Nell’ambito delle manifestazioni commemorative che si tengono in varie parti d’Italia – aperte  il 24 novembre scorso nella Sala Zuccari del Senato, con l’intervento del presidente Pietro Grasso – l’Istituto Alcide Cervi e e la Filef, in collaborazione con la Confederazione italiana dell’agricoltura, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio e la Fondazione Giorgio Amendola, organizzano per sabato 5 dicembre, nei locali del Museo Cervi, a Gattatico di Reggio Emilia, il convegno nazionale “Quando Cristo si fermava ad Eboli. Il mondo contadino da sud a nord, al tempo di Carlo Levi”. L’evento è stato presentato questa mattina  a Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia, da Laura Salsi, presidente della Filef di Reggio Emilia, da Albertina Soliani, presidente dell’ Istituto Cervi, e dal prof. Romeo Guarnieri, docente reggiano di storia. 

Il convegno, aperto a tutti, intende analizzare la situazione del mondo contadino nell’Italia meridionale, appassionatamente raccontata da Carlo Levi nel suo libro più famoso, e metterla a confronto con le vicende delle campagne reggiane e padane: condizioni di vita, lotte per la terra e per il lavoro, movimenti migratori, trasformazioni sociali ed economiche. L’anniversario della scomparsa di Levi diviene così lo spunto per approfondire  questi temi partendo da un’opera di letteratura che è soprattutto un'attenta analisi storico-politica sul Meridione e sulle ragioni della sua cronica arretratezza. “Carlo Levi -  ha detto tra l’altro Albertina Soliani – si è messo dalla parte degli ultimi, contadini, migranti, lavoratori, raccontandone la vita, sostenendone i diritti e il ruolo di protagonisti nel cambiamento della società.  Un impegno e un percorso che si ritrovano anche nella storia della famiglia Cervi e, adesso, nel lavoro del nostro Istituto”.

Il convegno a Casa Cervi sarà introdotto dai saluti di Laura Salsi, Albertina Soliani,Cinzia Pagni (vicepresidente nazionale della Cia) e coordinato dal giornalista Stefano Morselli. Sono previsti i seguenti interventi:

Pasquale Iuso , docente di storia contemporanea, collaboratore della Fondazione Di Vittorio, offrirà uni sguardo di insieme sulle lotte contadine, la situazione delle campagne e del lavoro, dal sud al nord d’Italia;

Franco Arminio, poeta e direttore del Festival “La Luna e I Calanchi”, che si tiene ad Aliano, parlerà della situazione attuale della Basilicata e di come letteratura e poesia possano rappresentarne uno spaccato nel segno dell’impegno civile

Romeo Guarnieri, rifletterà sulle condizioni delle campagne e dei lavoratori della terra nella provincia di Reggio Emilia    

Prospero Cerabona, presidente della Associazione Lucana Carlo Levi e della Fondazione Giorgio Amendola, racconterà la sua esperienza di migrante dalle campagne della Basilicata alla Fiat di Torino.

In chiusura, è previsto un contributo della senatrice Leana Pignedoli, membro della commissione agricoltura del Senato.